La NUTRIZIONE nel "Sistema unico" dell'atleta
Nella vita, come nello sport, oggi si è più consapevoli della forte interdipendenza tra corpo e mente. Il fattore mentale partecipa attivamente ai successi umani, confezionando storie incredibili di grandi campioni come di gente comune. Eppure, nel ventunesimo secolo, la teoria non corrisponde sempre alla pratica.
"È intelligente ma non si applica": una frase ripetuta mille volte dagli insegnanti ai colloqui scolastici, mentre i genitori si accartocciano sulla sedia, annuendo rassegnati. Nello sport la storia non cambia: "un grande talento, testa sbagliata", oppure "se solo si applicasse con uno spirito diverso", e ancora "è un campione mancato". Ma perché ciò accade? Perché nonostante la crescente importanza del fantomatico "fattore mentale", non si è ancora diffusa la consapevolezza e la pratica di un "Allenamento totale" che vada a considerare l'atleta come l'unione di corpo e mente, spirito e carne, testa e cuore. Insomma, un "sistema unico". E la prova di questa arretratezza mentale e di approccio, viene evidenziata dal fatto che tutt'oggi si trascurano quei fattori mentali che gli atleti stessi considerano predominanti per avere successo, in favore di una focalizzazione esclusivamente fisica.
Come in tutte le cose, la carta vincente è l'equilibrio, che va ricercato attraverso una visione olistica e completa dell'atleta, che è sangue, muscoli, metabolismo, fegato e intestino; è un sistema unico e complesso, in cui tutto è interdipendente, ogni cosa è collegata in maniera straordinaria.
In quest'ottica, la materia più sottovaluta in assoluto è la NUTRIZIONE. Sconvolgente, no? Viene snaturata proprio la disciplina base, la terra che supporta l'intero sistema unico, innanzitutto dal punto di vista funzionale ed energetico. La mente, per essere ben allenata, deve essere ben nutrita, e solo se è ben nutrita può essere in grado di migliorare le prestazioni fisiche.
Siamo ciò che mangiamo, si dice. Non c'è ninete di più vero. Ma lo stress, le intolleranze, le carenze nutrizionali, giocano un ruole predominante. Ogni alimento ha un effetto sul nostro corpo e sulla nostra mente, e una condotta superficiale rispetto alla sfera nutrizionale può portare dei danni notevoli nel lungo periodo: carriere brevi, il più delle volte costellate da infortuni, momenti di crisi e insuccessi... tutte conseguenze facilmente evitabili con un pizzico di consapevolezza in più. Un fegato intossicato non porta problemi oggi, o domani, ma state certi che più avanti si farà sentire in allergie, problematiche articolari, muscolari e senza dubbio mentali, facilitando quindi infortuni e processi infiammatori. Curate il vostro fegato, prendetevene cura, perché chi più di lui rappresenta l'unione perfetta tra il corpo e la mente? Crea la potenza, l'energia psicofisica, è il migliore amico della nostra salute. E che dire dell'intestino? Se lo chiamano "il secondo cervello", un motivo ci sarà. Spesso gli atleti si presentano agli allenamenti stanchi ancora prima di cominciare, demotivati, annebbiati. Alla fine, dopo mesi e mesi di ricerche e analisi, si scopre un'intolleranza alimentare, oppure una gestione energetica scorretta così come una nutrizione squilibrata o completamente inadeguata.
Nelle squadre atletiche il più delle volte si assegnano diete generali, valide per tutti. Vengono distribuiti gli stessi integratori, a volte con le stesse dosi. Come se ogni atleta fosse uguale e avesse le stesse esigenze del proprio compagno di squadra. Ancora oggi si commette la grave leggerezza di generalizzare, di sottovalutare il potere della nutrizione. Sappiamo di essere una macchina perfetta, un sistema unico, ma non ci comportiamo come se lo sapessimo.
Invece è fondamentale ricordare che ognuno è un piccolo sistema unico, un essere a sé, con le proprie origini, la proria dimensione ambientale, sociale, fisica ed emotiva, insieme allo sport personalmente praticato, i proprio limiti e gli obiettivi prefissati.
La preparazione fisica non è meno importante di quella mentale e di conseguenza di quella nutrizionale. Tuttavia un piano nutrizionale diventa efficace solo se personalizzato, se dinamico, se supportato da tante variazioni che si incontreranno lungo il percorso.
Il nostro sistema è unico, è uno, ed è perfetto, quindi prendiamocene cura. Affidatevi sempre e solo a veri professionisti. Perché è della vostra salute che si tratta.
- Ginevra Montanari -
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