martedì 30 maggio 2017

ORGANIZZAZIONI CONNESSE ALLO SHORINJI KEMPO

Ci sono 4 organizzazioni connesse allo Shorinji Kempo:
la Shorinji Kempo Federation
la Zerin Gakuen College
il Kongo Zen Sohonzan Shorinji
la World Shorinji Kempo Organization (WSKO).

Secondo quanto concordato, queste organizzazioni dello Shorinji Kempo formano lo Shorinji Kempo Group ed hanno nominato Yuuki So (shike di Shorinji Kempo, Doshin So II) come presidente.
Il fine di questo gruppo di organizzazioni è quello di assicurare che gli insegnamenti e le tecniche stabilite da Kaiso Doshin So continuino ad essere proposte e sviluppate correttamente nel XXI secolo.
Dunque si propone che ogni organizzazione conservi le sue caratteristiche particolari, mantenendo buona cooperazione, diffonda gli insegnamenti, sviluppi attività didattiche e contribuisca al bene comune sviluppando il tipo di persone di cui la società ha bisogno.

L'EVOLUZIONE DELLO SVILUPPO ORGANIZZATIVO (parte 1)

Nel 1947, quando il Giappone era sotto l'occupazione delle forze alleate in conseguenza della disfatta, Kaiso fondò lo Shorinji Kempo con la missione di far rinascere la nazione facendo evolvere la gente. L'anno successivo mise in piedi il Nippon Hoppa Shorinji Kempo Kai. Allo stesso tempo, kaiso ottenne il consenso di incorporare una organizzazione religiosa chiamata Komanji Kyodan,un nome ispirato da una società di beneficienza che aveva incontrato quando era in Cina.
Successivamente nel 1951, quando la nuova legge per le associazioni religiose entrò in vigore, questa divenne la Kongo Zen Sohonzan Shorinji. Contemporaneamente parecchi nuovi memebri in ingresso erano dipendenti delle ferrovie giapponesi, del dipartimento industriale delle automobili, della polizia della riserva (oggi forze di autodifesa) e studenti delle vicine scuole medie superiori.
Dopo molto tempo, mentre le persone trovavano lavoro, si trasferivano o entravano nelle scuole, lo Shorinji Kempo si propagò a livello nazionale in Giappone.

Continuate a seguirci su queste pagine per avere altre informazioni riguardo questa disciplina spettacolare!
Altrimenti potete andare sul sito della Federazione Italiana Shorinji Kempo o sul mio sito online www.fabrizioleonephysiotrainer.com

gassho!

WELLNESS & THERAPY IN YOUR CONTROL!

- Fabrizio Leone -

martedì 23 maggio 2017

FEBBRE E COME GESTIRLA

Quando comincia a manifestarsi con i primi brividi e la temperatura che sale, si è subito colti da pensieri negativi e si finisce per trascurare i due motivi principali per cui l'innalzamento della temperatura non è sempre da considerarsi un evento dannoso.
Prima di tutto non andrebbe vista come una malattia, ma bensì come un sintomo. In altre parole, possiamo considerarla il campanello d'allarme. In secondo luogo, a di spetto di quello che può comportare (brividi di freddo e innalzamento della temperatura in primis, oltre a malessere generale, una marcata sensazione di stanchezza, cefalea, dolore ai muscoli e alle articolazioni) è un prezioso alleato della nostra salute, in quanto serve ad attivare le difese immunitarie, consentendo all'organismo di impedire a virus e batteri di metterci KO.
Proprio il meccanismo di autodifesa della febbre, infatti, consente al nostro corpo di eliminare con facilità le tossine tramite la sudorazione. Contrastare la febbre non appena il termometro segnala un innalzamento anche minimo, non è generalmente consigliato, anche perchè nella maggior parte dei casi non costituisce un'emergenza e in assenza di altri sintomi preoccupanti che richiederebbero un consulto medico, può essere tenuta sotto controllo facilmente.
Tendenzialmente si può considerare una temperatura ascellare di circa 37 gradi centigradi normale quando viene misurata con termometro.
CAUSE PIU' COMUNI
Durante la brutta stagione, nella stragrande maggioranza dei casi, la febbre è una conseguenza del raffreddamento che espone a infezioni virali o batteriche. Ecco allora che la troviamo pressochè immancabile in caso di influenza e tonsilliti acute, mentre non sempre è presente e comunque si mantiene relativamente bassa nei malanni pseudo-influenzali, oltre che nelle faringiti, bronchiti e polmoniti. Altri principali casi che potrebbero indurre all'aumento della temperatura corporea sono le infezioni microbiche, le malattie infiammatorie croniche, le lesioni dei tessuti, le intossicazioni alimentari.
IL TROPPO ALLENAMENTO
Uno sforzo eccessivo può avere come conseguenza una sorta di febbriciattola (attorno ai 37 gradi e mezzo) che perdura anche diverse ore dopo l'attività fisica.
Non resta, quindi, che mettersi a riposo per una settimana almeno, dopodichè sarà il caso di tenere ritmi di lavoro decisamente  più bassi in palestra o sul campo sportivo.
LA SCELTA DEL FARMACO
Il paracetamolo è il principio attivo utilizzato da più tempo ed è sicuramente quello di elezione nella gestione della febbre. Possiede infatti un ottimo effetto antipiretico ed è efficace  anche come analgesico risultando quindi il farmaco di elezione in caso di febbre.
Tra le varie tipologie di assunzione viene sicuramente privilegiata quella ad uso orale per il maggior assorbimento nel sangue del principio attivo.
Ricordiamo inoltre che assieme alla terapia farmacologica va sempre associato il riposo e l'assunzione di liquidi per compensare l'eccesso di sudorazione.
Ecco quindi che ritorna indispensabile la figura di un professionista che vi segui anche durante gli allenamenti più intensi onde evitare spiacevoli conseguenze come abbiamo visto in precedenza con la febbre da sovrallenamento.

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domenica 21 maggio 2017

IL TAPING DRENANTE E PROPRIOCETTIVO

Il taping drenante e propriocettivo è stato inventato dal chiropratico Giapponese DR KENZO KASE nel 1973, che ha cercato di assistere il corpo attraverso il processo di guarigione naturale del tessuto traumatizzato. Nel 1998 questa metodica arriva anche in Italia.
È una tecnica basata sul processo di guarigione naturale e sviluppa la sua efficacia attraverso l’attivazione dei sistemi neurologico e circolatorio. La metodica ha un filo diretto con la scienza tapinglogica ed è per questo motivo che si usa il termine “taping”. Ai muscoli non viene attribuito solo il compito di muovere il corpo, ma anche il controllo della circolazione dei fluidi venosi e linfatici, della temperatura corporea.
I muscoli sollecitati e contratti eccessivamente si infiammano. Quando un muscolo è “edematoso”, lo spazio tra la pelle e il muscolo è ridotto, “compresso”, limita il flusso del fluido linfatico e applica una pressione sui recettori del dolore sotto la pelle. Questo causa “segnali di disagio” che provocano il dolore e di conseguenza la riduzione del movimento.
L’infiammazione rappresenta la risposta naturale , all’inizio dell’intero percorso di guarigione, infatti negli stadi precoci l’ attività metabolica aumenta in maniera significativa e si generano nuovi vasi. è cosi’ essenziale in fase iniziale l’applicazione di metodi che stimolino la circolazione sanguigna e linfatica
.
VANTAGGI DEL TAPING DRENANTE E PROPRIOCETTIVO:

1) SOSTEGNO SUL MUSCOLO DEFICITARIO
2) RIDUZIONE DEL PROCESSO FLOGISTICO BLOCCANDO IL RILASCIO ISTAMINICO
3) RIDUZIONE DEL DOLORE
4) AUMENTO DEL ROM
5) PROCESSO DI PREVENZIONE RIDUCENDO IL RISCHIO DI INFORTUNI
6) STABILIZZAZIONE ARTICOLARE ( Tecniche corretive)
7) RIMANE ATTIVO ANCHE SOTTO L'AZIONE DELLA CONTRAZIONE MUSCOLARE
8) CARICO, SUDORAZIONE ED AGENTI ESTERNI NON NE VARIANO L'EFFETTO
9) 10 MINUTI DOPO L'APPLICAZIONE IL PAZIENTE NON NE AVVERTIRA' L'EFFETTO
10) PERSONALIZZAZIONE DEL TIPO DI TAPING.

CONTROINDICAZIONI AL TRATTAMENTO CON TAPING:

MUSCOLARI :
- Distrazioni di III grado con completa rottura del ventre muscolare
- Estese miositi
- Ematomi muscolari con stravaso ematico arterioso

CAPSULE, TENDINI E LEGAMENTI :
- Distrazioni connettivali di III grado con rotture legamentose e capsulari
-Distrazioni connettivali di III grado con rotture legamentose, capsulari ed ossee
- Distrazioni connettivali di III grado con rotture legamentose, capsulari e tendinee
- Lussazioni non ridotte

OSSA :
Fratture

VASI :
- Vascolupatie artiose
- Vene varicose e varici

EPIDERMIDE
- allergie

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martedì 9 maggio 2017

ALLENAMENTO CON PESI E OSTEOPOROSI

ALLENAMENTO CON I PESI E OSTEOPOROSI

L'avanzare dell'età porta sempre più in risalto il rischio di osteoporosi e una ricerca dell'università del Missouri avrebbe dimostrato come esercizi specifici di allenamento della forza  favorirebbero l'aumento della densità ossea  negli uomini di mezza età sani, mediamente attivi ma con bassa densità ossea.
I ricercatori hanno monitorato 38 uomini di mezza età ciascuno dei quali ha seguito per un anno un programma di sollevamento pesi per un totale di 60-120 minuti a settimana. In questo periodo, i partecipanti allo studio hanno anche assunto un supplemento di calcio e vitamina D. Gli studiosi hanno misurato la massa ossea dei soggetti prima della ricerca e poi di nuovo dopo 6 mesi e un anno, rilevando già dopo 6 mesi un incremento della massa ossea nell'intero corpo e nella spina lombare che si è mantenuta anche nei successivi 6 mesi.
Tali risultati sono stati ottenuti grazie a esercizi specifici che sovraccaricano l'anca e la colonna come lo squat, il deadlift, gli affondi e l'overheadpress. Il programma, in seguito prevedeva un progressivo aumento nell'intensità e alcune settimane di riposo per massimizzare la risposta delle ossa.
Durante la ricerca i partecipanti hanno riferito di non aver provato particolare fatica o dolore nell'eseguire gli esercizi e lo studio conferma quanto sia importante allenare la forza per la salute non solo dei muscoli ma di tutto il corpo.
Per questo motivo non bisogna aver paura di utilizzare i pesi per un programma di allenamento  per clienti che sono in età avanzata, ma anzi incoraggiare questo tipo di allenamenti!
Quindi ricordate sempre di farvi seguire da personale esperto e ben formato proprio come il vostro Physio Trainer, e che tutto ciò a cui dovete aspirare è.....

...WELLNESS & THERAPY... che sono...
... IN YOUR CONTROL!!!

- Fabrizio Leone -

domenica 7 maggio 2017

SUL KISEI E KIAI

Quando si respira pienamente verso il tanden (respirazione diaframmatica), il proprio ki si tranquillizza ed esercita una forza in questo punto; quindi la propria mente, il ki e la forza, agiscono come enrgie unite e si diffondono attraverso il corpo, manifestandosi come kisei e kiai.
Liberare energia utilizzando la voce incoraggia il proprio spirito, fa convergere la propria forza, scoraggia e prende in contropiede l'avversario, in poche parole è estremamente efficace. Fare ricerche sui modi di esprimere la propria voce rappresenta un'importante materia di studio.
Il kiai non significa emettere semplicemente forte urlo. Deve essere una manifestazione naturale, facile, basata sul ki, portato fino all'esterno. Tuttavia i principianti hanno grande difficoltà ad arrivare a ciò.
Allo scopo di ottenere effetti anche maggiori che con un kiai di voce, si deve esercitare lo spirito e l'abilità, iniziando da un kiai vocale ed andando verso un livello del fukumi kiai o kiai muto. Attraverso l'allenamento mentale e tecnico, i kenshi devono progredire dal livello del kiai vocale al livello del kiai muto per ottenere effetti ancora più notevoli rispetto al semplice kiai vocale.

WELLNESS & THERAPY IN YOUR CONTROL!!

- Fabrizio Leone -