venerdì 24 febbraio 2017

PESI E MEMORIA MIGLIORE

Per migliorare la memoria a lungo termine bastano 20 minuti di sollevamento pesi. Astabilirlo è uno studio pubblicato su Acta Psychologica da un gruppo di ricercatori del Georgia Institute of Technology, secondo cui per sfruttare i benefici dell'attività fisica in termini di capacità memoniche non è necessario essere atleti in grado di correre per lunghe distanze perchè anche svolgendo un lavoro con esercizi di resistenza, dal sollevamento pesi ai piegamenti sulle ginocchia, si possono ottenere buoni risultati. In particolare, questo nuovo studio ha messo in evidenza un miglioramento del 10% della memoria a lungo termine dei partecipanti che dopo essersi impegnati a memorizzare delle immagini si sono allenati su una macchina per il sollevamento di pesi con le gambe. E' stato quindi rilevato un aumento dei livelli di alfa-amilasi, un marcatore della presenza di una molecola nota per il suo legame con lo stress, la noradrenalina. Ciò suggerisce, come altri studi condotti in passato, che gli stress muscolari acuti possano contribuire a migliorare la memoria.

- Fabrizio Leone -

www.fabrizioleonephysiotrainer.com

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sabato 18 febbraio 2017

KUMITE SHUTAI

Una delle sei caratteristiche dello Shorinji Kempo e' il KUMITE SHUTAI ovvero l'allenamento in coppia. Questa caratteristica ci insegna ad educare uno spirito di cooperazione, un modo come associarsi con l obbiettivo di divenire forti insieme, con amicizia e dedizione, facendo si che si alternino le fasi di attacco con quelle di difesa durante un allenamento. In questo modo si subiscono e si applicano le tecniche dello Shorinji Kempo in maniera reciproca.
Tutto questo dovrebbe ricondurci all importanza che nella vita ricopre il ruolo della cooperazione. Infatti solo aiutandosi a vicenda si raggiungono le piu' alte vette della saggezza. Si cresce dopo che si e' fatti crescere i compagni. Chi si tiene tutto per se e non condivide, vivra''in un mondo asettico dove non c'e' esperienza di crescita.
Se volete provare cosa significa KUMITE SHUTAI allora venite a trovarci in uno dei nostri Branch che potete trovare sul sito della Federazione Italiana Shorinji Kempo (FISK) e mettetevi alla prova perche' soltanto sfidando voi stessi crescerete.

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sabato 11 febbraio 2017

K2 LA VITAMINA DEL BENESSERE

Lo dicono  ricercatori, scienziati e nutrizionisti: è una delle vitamine più utili alla salute. Alcune prelibatezze che ne sono ricche sarebbero i formaggi, tuorli d'uovo e panini imburrati.
Questa vitamina viene prodotta dai batteri intestinali e, purtroppo, assorbita con difficoltà, tiene alla larga rughe, pelle rilassata, fragilità ossea, carie ai denti, vene varicose e patologie cardiache. Inoltre è la vera protagonista di quello che i medici hanno definito "il paradosso del calcio" poichè una eccessiva calcificazione delle pareti arteriose va di pari passo non solo con i rischi cardiovascolari, di Alzheimer e ictus, ma anche con la tanto temuta penuria di calcio nello scheletro. La K2 gioca un ruolo fondamentale nella densità ossea, indirizzando il calcio in maniera fisiologica e togliendolo dai punti dove può essere pericoloso, interagendo con la vitamina A e D.
La vitamina K2 si può trovare anche nel briè, ricotta, manzo e pollo.

- Fabrzio Leone -

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domenica 5 febbraio 2017

FABRIZIO LEONE PERSONAL TRAINER A ROMA







Mi presento, sono Fabrizio Leone.



Nato a Roma il 26 gennaio 1987, dal 2011 svolgo la professione di Personal Trainer nei quartieri centrali di Roma e dal 2015 la professione di Fisioterapista.



STORIA SPORTIVA E UNIVERSITARIA NELLE SCIENZE MOTORIE

Sono anche un'atleta di arti marziali, sin dall'età di 17 anni ho cominciato con la pratica di uno stile duro di Kung fu,sotto la guida del maestro Paolo Santilli, il quale ha segnato il mio percorso futuro. Infatti da questa pratica è scaturito il mio amore nei confronti del corpo umano e del suo funzionamento, che mi ha portato in seguito ad intraprendere lo studio delle scienze motorie presso lo IUSM nel 2008.

Durante gli anni accademici del Foro Italico, ho intrapreso anche la pratica del Karate Wado Ryu sotto la guida del maestro Angelo Cialente, partecipando anche a gare regionali CSEN.

Negli anni di studio motorio ho intrapreso anche altre arti marziali tra cui il Judo,il Tae Kwon Do e la Kick Boxing, ma ho notato che tutte queste, comprese il kung fu e il karate, erano incomplete. Mancava sempre qualcosa.

Nel 2011 sotto la guida della Dott.ssa Alba Naccari ho conseguito gli studi sulla pedagogia dello sport e l'ho applicata alle arti marziali, ottenendo così un compendio sulla pedagogia delle arti marziali che verrà in seguito pubblicata come laurea nel 2011.

E' stato proprio da questo studio che sono partito per ricercare l'arte marziale "perfetta", quella che comprendesse la giusta preparazione tecnica, teorica e pedagogica dei maestri che la insegnavano. Alla fine la mia ricerca mi ha condotto nel 2012 allo Shorinji Kempo, presso il branch (dojo) Roma Nord sotto la guida dei maestri Rosario Previti, Federico Di Carlo e Francesco Vietri, dove pratico tutt'ora come campione Regionale e Italiano 2016 insieme a Matteo Stomaci, mio partner di gara.





LAVORO E CERTIFICAZIONE UNIVERSITARIA FISIOTERAPICA

Subito dopo la laurea ho cominciato a lavorare come istruttore di Sala Pesi e Personal Trainer per diverse palestre tra cui la Passion Fitness, dove ho ricevuto un'ottima formazione, e dove ancora oggi lavoro.

Durante gli anni di studio nelle Scienze Motorie mi sono reso conto dei limiti che quest'ultimo lasciava, soprattutto in ambito riabilitativo. Per questo motivo nel 2013 ho intrapreso gli studi di Fisioterapia presso la Sapienza di Roma.

I tre anni di tirocinio presso diverse strutture ospedaliere mi hanno fatto crescere tanto dal punto di vista tecnico, professionale ma soprattutto pedagogico. Avere a che fare con la vera sofferenza umana ti cambia la vita e ti fa capire quanto è importante quello che abbiamo e la forza che una persona può trasmetterti nel credere in sè stessi.

Nel 2015 conseguo la laurea con il massimo dei voti (110 e lode) in fisioterapia specializzandomi sulla spalla, attraverso uno studio sperimentale riguardo la TECAR terapia.

Per visitare il mio sito online: www.fabrizioleonephysiotrainer.com

Qui sotto invece trovate gli altri link per tutti i social

Facebook: https://www.facebook.com/FabrizioLeonePersonaltrainer/



ERNIE DEL DISCO E LORO INNERVAZIONI


La protusione discale rappresenta l'anticamera di un'ernia del disco, per questo motivo bisogna prestarvi molta attenzione e cura, per evitare che si trasformi in un'ernia effettiva.
Una protrusione laterale di un disco
intervertebrale lombare di norma non ostacola
l’uscita del nervo al di sopra del disco. Ad es. una
protrusione laterale del disco intervertebrale a
livello di L4-L5 ostacola il 5° nervo lombare e non
il 4°!
Una protrusione mediale del disco
intervertebrale a livello di L4-L5 raramente
ostacola il 4° nervo lombare, ma può ostacolare il
5° nervo lombare e talvolta i nervi sacrali da S1 a
Il disco ha due (tre) innervazioni:
1. Plesso Somato-Simpatico: proviene dall’anastomosi tra i rami
comunicanti grigi o dai rami simpatici, i quali innervano la porzione
anteriore del corpo vertebrale, del disco e il legamento
longitudinale anteriore. Il ruolo di tale innervazione è
importantissimo, perchè crea l’anastomosi anatomica tra due
sistemi, SNA e Componente Somatica.
Non sono frequenti, ma esistono, le ernie anteriori, e quando
presenti la loro caratteristica è un dolore vago non individuabile dal
paziente, con caratteristiche viscerali. La convergenza del segnale
nervoso e l’elaborazione del segnale da parte del SNC, daranno al
pz la sensazione di questo dolore vago simil viscerale nella zona
anteriore della colonna
.2. Nervo seno-vertebrale del Luschka (o ricorrente
meningeo): è un ramo ricorrente della radice ventrale del nervo
spinale (misto); dopo aver ricevuto le fibre dai rami comunicanti
grigi rientra nel midollo, si divide in ramo ascendente,
discendente e trasverso, e nel salire e scendere arriva a 3-4
livelli sopra e sotto, per ogni livello vertebrale. Innerva la dura
madre, le pareti del canale vertebrale e i tessuti epidurali, il
legamento longitudinale posteriore e 1/3 esterno posteriore
dell’anulus fibroso.
In virtù della sua innervazione, salvo che non ci sia una
radicolite, il dolore discale è un dolore a banda, vago,
difficilmente localizzabile, in quanto i livelli che sono innervati dal
nervo seno-vertebrale sono 7-8, quindi la convergenza
neuronale delle informazioni è molto ampia.
3. Terza connessione nervosa, non propria del disco bensì
della vertebra, è il ramo dorsale somatico, che oltre ad
innervare i muscoli corto restrittori, innerva le faccette articolari
ed il periostio degli elementi ossei vertebrali.
Come abbiamo avuto modo di vedere quindi, l'innervazione di questi punti così delicati è vastissima e per questo non è sempre semplice localizzare la causa del dolore che si avverte. E' molto importante quindi rivolgersi ad un esperto del settore che può eseguire dei test di valutazione per capire la causa del problema e quindi risolverla.
Prenotate subito un consulto gratutio con il Physio Trainer, vi saprà indirizzare verso un programma di allenamento e terapia annuale per aumentare il vostro benessere fisico e psichico!!!
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- Fabrizio Leone -