domenica 28 gennaio 2018

CRAMPI, CAUSE E RIMEDI

CRAMPI, CAUSE E RIMEDI

Se ne soffri frequentemente la prima cosa che devi fare è accertarti che non sei vittima di una patologia che li possa favorire, cosa che puoi scoprire con una visita da un medico sportivo.
I crampi si dividono in due categorie: quelli che si manifestano in seguito a un esercizio fisico e quelli che insorgono senza una causa apparente, come quelli notturni. Se questi ultimi sono frequenti, il consiglio è sempre quello di sottoporti a un controllo medic; se sono indotti da un allenamento precedente, si rientra nella normale casistica che ora andiamo ad affrontare.
La ricerca scientifica non è ancora riuscita a stabilire con precisione le cause che li fanno insorgere, ma ci sono comunque due fattori fondamentali , che fortunatamente sono facili da risolvere:

- la disidratazione
- un imperfetto controllo neuromuscolare

La disidratazione è la causa più semplice dei crampi, ed è legata alla perdita non solo dell'acqua ma anche di sali minerali (elettroliti). E' un problema che ovviamente diventa più critico d'estate, quando si suda di più, perchè è importante ricordare che durante l'attività sportiva non basta reintegrare solo l'acqua (se ne perde circa un litro all'ora) ma è importante anche aggiungere i sali minerali: cloro, sodio, magnesio, potassio. Questi li possiamo assumere in due modi: usando i classici integratori salini che troviamo in farmacia, o in erboristeria, oppure mangiando frutta, banana, albicocche, verdura verde a foglia larga.

Un alterato controllo neuromuscolare si verifica quando non sei particolarmente allenato. In questo stato quando fai sport l'azione non sarà sempre coordinata alla perfezione. Sei nella fase in cui il tuo corpo deve ancora "imparare" i nuovi movimenti - che a seconda della disciplina possono essere molto complessi - e quindi invia ai muscoli dei segnali non sempre precisi.
Può capitare che in alcuni movimenti un muscolo si contragga in modo involontario quando, al contrario, dovrebbe distendersi, generando così un crampo.

I crampi possono presentarsi anche con la combinazione delle due condizioni prima descritte: la disidratazione e un imperfetto controllo dei muscoli, questa volta però dovuto all'affaticamento. Tieni presente che nelle competizioni importanti il corpo è spinto al limite. Altre condizioni in cui si mette a rischio il coordinamento sono le variazioni di temperatura e quelle di ritmo o azione, che interrompono un lungo movimento ciclico e costante come la pedalata o la corsa sulle lunghe distanze.
Per limitare questi problemi la soluzione è quindi allenarsi, ma non solo. E' consigliato preparare il corpo anche a movimenti più vari, aggiungendo esercizi per la forza, per la potenza e pliometrici, quelli con rapide contrazioni delle masse muscolari (come i salti).

Che cosa devi fare per risolvere i crampi sul momento? La prima cosa è intervenire subito e agire nel più breve tempo possibile, devi quindi essere pronto e sapere cosa fare. I muscoli più a rischio sono quelli della parte anteriore e posteriore della coscia ma il sistema per sciogliere il crampo è sempre lo stesso: distendere il muscolo dolorante.

Se sei di Roma, che aspetti a prenotare una consulenza gratuita? Dopo 6 sedute riceverai in omaggio la mia t-shirt!!!

- Fabrizio Leone -
Fisioterapista e Personal Trainer

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domenica 21 gennaio 2018

DETESTA LA GUERRA, AMA LA PACE

DETESTA LA GUERRA, AMA LA PACE

DOSHIN SO nacque nel 1911 e passò la sua gioventù in un'era dove c'erano diverse ideologie e macchinazioni politiche che giravano nel mondo. Qui sentì l'importanza dell'esempio dei leader sociali così come dei rischi che portavano con loro. Lui vide con i propri occhi la disgrazia causata a così tante persone dovuta al conflitto egoistico che alcuni hanno intrapreso l'uno conto l'altro.
E' così che il fondatore dello Shorinji Kempo cominciò a detestare la guerra e a desiderare la pace dal profondo del cuore. La sua politica era quella di far avvenire un cambiamento veloce nel modo di pensare delle persone riguardo i valori e contro i pensieri troppo istintivi.
In questo modo i cattivi pensieri venivano indirizzati verso cose migliori per fare in modo di realizzare la pace nella società moderna.
A questo aggiunse il suo Sistema di Insegnamento unico, per far crescere le persone, osservare e aiutare gli altri a praticare e ad addestrarsi. In questo modo avrebbe aiutato le persone a sublimarsi, connettersi con il loro vero sé e mettere in azione i loro pensieri.
Questo era l'inizio della fondazione dello Shorinji Kempo.

- THIS IS SHORINJI KEMPO, Doshin So -

Questo passo del libro ci dovrebbe far riflettere molto sul significato profondo che hanno le persone. Ognuno di noi può diventare leader di se stesso, per poi diventare leade degli altri.
Ma ciò si può raggiungere solo con l'autoconsapevolezza dei propri limiti.
Gli esseri umani, tutti, hanno dei limiti e devono riconoscerli per migliorarsi e migliorare il mondo.
Credo che questo sia uno dei messaggi che Doshin So volesse lasciare.
In passato questo non è avvenuto e la conseguenza sono state le guerre.
Lo Shorinji Kempo è un'arte marziale che, tramite il confronto fisico con gli altri, riesce a far emergere i limiti di ognuno per riconoscerli e, dove necessario, correggerli.

Per ulteriori informazioni su questa splendida disciplina in Italia visita il sito: 

http://www.shorinjikempo.it/

- Fabrizio Leone -
Fisioterapista e Personal Trainer

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domenica 14 gennaio 2018

L' IMPORTANZA DELL' AMICIZIA

L'IMPORTANZA DELL'AMICIZIA
Come confermano molti studi, l'amicizia risulta un elemento di fondamentale importanza nella vita degli esseri umani. Vediamo perché.
LA SOLITUDINE FA MALE ALLA SALUTE
Se non hai amici la salute è a rischio, soprattutto quando invecchi. Una ricerca svolta dall'università di Gerusalemme e pubblicata nel 2014 dallo Psychology journal ha dimostrato che chi è più solo corre più rischi di avere l'ulcera, malattie ai polmoni, cirrosi e anche danni al cuore.
SPORT DI SQUADRA
Una ricerca dell' American Journal of Health Promotion ha dimostrato che fare uno sport di squadra o iscriversi a un club sportivo ha effetti positivi sulla forma fisica e sulla salute a lungo termine. Ciò viene confrmato anche dallo Scandinavian Journal of Medicine and Science in Sports, che ha scoperto che gli uomini adulti tendono a non essere costanti nel fare esercizio quando si allenano da soli.
AMICIZIA E CIBO
Uno studio del Journal of Consumer Research ha analizzato un gruppo di studenti che guardava la tv e mangiava uno snack insieme a un amico magro oppure a un amico in sovrappeso. Con l'amico magro (e affamato) lo studente mangiava di più che con l'amico in sovrappeso.
IL VICINO COME AMICO
Una ricerca dell'università del Michigan ha dimostrato che chi fa amicizia con i vicini corre meno rischi di infarto. Inoltre chi considerava i propri vicini amichevoli, degni di fiducia e disponibili ad aiutare ha il 48% di probabilità in meno di avere un problema cerebrale di chi ignora o odia il suo vicino di casa. Questo potrebbe dipendere dal fatto che i vicini forniscono un supporto sociale extra, un elemento che è stato collegato a una migliore flessibilità dei vasi sanguigni.
AMICIZIA E SALUTE
Se esci a cena con gli amici metti subito le mani avanti e prima che gli altri ordinino di che tu oggi vuoi mangiare sano e leggero.
AMICIZIA E PREVENZIONE
Il medico e i farmaci dovrebbero essere l'ultima risorsa. Uno studio basato sul programma di prevenzione del diabete sponsorizzato dagli National Institutes of Health americani, e una successiva ricerca decennale di approfondimento, hanno dimostrato come lo stile di vita è molto più importante dei farmaci quando si tratta di prevenire il diabete o nel trattare il pre-diabete. Modificando in meglio le proprie abitudini i partecipanti allo studio hanno perso il 5% del loro peso e ridotto del 58% il rischio di diabete.

domenica 7 gennaio 2018

CEFALEE ED EMICRANIE, DISTURBI DISABILITANTI

CEFALEE ED EMICRANIE, DISTURBI DISABILITANTI

L'emicrania è una sindrome neurovascolare invalidante che colpisce il 12-15% della popolazione globale; le donne sono particolarmente inclini a sviluppare la patologia.
Dolore al capo, sordo, pulsante, breve o duraturo, a volte accompagnato da nausea o vomito, fotofobia e fonofobia: gran parte delle persone hanno provato almeno una volta nella vita questi sintomi.
Il mal di testa è invece un problema disabilitante, molto più frequente di quanto si pensi. Soffrono di cefalea, cioè di ogni tipo di dolore alla testa, il 46% degli adulti, mentre l'11% viene colpito da emicrania, la più importante delle forme di algia al capo, caratterizzato da una durata tra le 4 e le 72 ore, e almeno due delle seguenti quattro caratteristiche: il dolore deve avere localizzazione unilaterale, deve essere di tipo pulsante, di intensità media o forte e aggravato da attività fisiche di routine come camminare o salire le scale. Risulta quindi evidente l'importanza di una consulenza fisioterapica per informarvi sul tipo di attività fisica potete o non potete svolgere, soprattutto se siete degli sportivi.
Sono 5 milioni gli italiani che soffrono di emicrania. Le donne sono le più colpite: il 18% rispetto al 9% degli uomini.
L'impatto sulla qualità della vita è rilevante: secondo uno studio multinazionale condotto su giovani donne con emicrania, il 71% non riesce a svolgere attività lavorativa o scolastica.
Con costi diretti per il Servizio sanitario nazionale di più di 2,5 milioni di euro, e indiretti di circa venti miliardi l'anno.
Uno studio condotto in Italia sull'uso di medicinali nei pazienti che chiedono l'assistenza dal farmacista per un attacco di cefalea ha evidenziato che, in generale, circa il 70% dei soggetti intervistati è emicranico certo o probabile. Inoltre circa il 50% dei pazienti entrati in farmacia per richiedere un medicinale per il mal di testa non è seguito da un medico. In quanto ai soggetti con emicrania diagnosticata, circa il 30% non è seguito da uno specialista e non ha percezione della malattia. Tale percentuale sale a circa il 70% quando si tratta di soggetti affetti da altre forme di mal di testa.
Per contrastare il dolore esistono numerosi rimedi, ma il consiglio da non scordare mai è quello di evitare il fai da te. Il medico di famiglia, il farmacista e il fisioterapista saranno in grado di indicare, a seconda delle esigenze del paziente, il farmaco più adatto. Se poi l'emicrania diventa cronica bisogna necessariamente rivolgersi a uno dei numerosi centri cefalee che si trovano negli ospedali italiani.
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- Fabrizio Leone -
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